Presentata a Palazzo Vecchio la pedalata della memoria sui luoghi dell’Arno che videro nel 1944 la distruzione di ponti, torri, campanili, strade e ferrovie durante la ritirata delle forze naziste di occupazione
Torna domenica 22 settembre “Liberi di pedalare”, la pedalata della memoria su alcuni luoghi caratteristici dell’Arno che nel 1944 videro la distruzione di ponti, torri, campanili, strade e ferrovie nel corso della ritirata delle forze naziste di occupazione.
L’evento è stato presentato a Palazzo Vecchio dal presidente del Consiglio comunale Luca Milani insieme alla presidente della Commissione per la promozione della legalità Alessandra Innocenti e ai rappresentanti dei comuni della Piana coinvolti: Giampiero Fossi e Massimo Campigli (Signa), Loretta Lazzeri (Scandicci), Nicola Montemurro (Lastra a Signa), Eleonora Ciambellotti (Campi Bisenzio).
“Firenze torna a partecipare con rinnovato vigore alla pedalata che ci riporta lungo i ponti della Piana che nel settembre del ’44 vennero abbattuti. E’ un modo per sentirci tutti comunità della Città metropolitana e per ricordare fatti drammatici che però ci riportarono alla libertà”.
Si parte alle 8 da piazza Dante a Campi Bisenzio. I partecipanti passeranno poi da Signa (ore 9) con nuova partenza da piazza della Repubblica davanti al Comune per dirigersi quindi a Lastra a Signa (ore 9,30) con sosta in piazza del Comune, poi alle 10 tappa a Scandicci, presso piazza Vittorio Veneto a Badia a Settimo, passaggio da via Ugnano (alle 11), arrivo alle 11,30 sul ponte Santa Trinita a Firenze e conclusione presso il parco dei Renai a Signa. Ad ogni tappa, chi lo vorrà, potrà aggiungersi al gruppo. La prima edizione ebbe come padrino l’indimenticabile commissario tecnico della nazionale di ciclismo Alfredo Martini.
Il titolo della manifestazione viene dalla frase pronunciata da Enzo Desideri, campione del ciclismo e medaglia d’argento al valor militare della guerra di liberazione, che disse: “Pedaleremo ancora sulle strade libere d’Italia”. “Una manifestazione sportiva, ludica e culturale – ha concluso Innocenti – che ripercorre luoghi protagonisti di fatti drammatici accaduti nel ’44 che è utile ricordare, ma serve anche per iniziare a tessere una rete di relazioni tra i comuni della Città metropolitana”.