Circa 120 opere di artisti cubani, tra sculture e pitture, sono conservate in diversi spazi tra cui l’ex ospedale delle Leopoldine. Saranno riunite in una mostra che potrebbe tenersi tra il 2022 e il 2023 prima a Firenze e poi a Cuba
Si è tenuto in Sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio l’incontro tra il sindaco Dario Nardella e l’ambasciatore di Cuba in Italia Josè Carlos Rodriguez Ruiz. Un incontro cordiale e proficuo per rafforzare le collaborazioni già presenti e dare vita a nuove partnership tra Firenze, lo Stato e le città cubane anche alla luce delle novità contenute nella nuova costituzione approvata nel 2019 in materia di maggiori aperture al mercato e al settore privato. E in vista di una prossima missione di imprenditori fiorentini in programma in autunno.
Nel pomeriggio l’ambasciatore, accompagnato dalla curatrice Antonella Nesi, ha visionato alcune opere di artisti cubani al museo Novecento. A Firenze sono conservate 120 opere, tra pitture e sculture, provenienti dall’Ena, la scuola nazionale dell’arte nata a Cuba dopo la rivoluzione castrista per incentivare la produzione di opere artistiche. Le opere vennero donate dall’Avana come risposta all’appello di Carlo Ludovico Ragghianti dopo l’alluvione di Firenze e arrivarono in città dopo una mostra a Roma, all’ambasciata cubana. Dopo una nuova esposizione a Firenze, alcune opere vennero usate in uffici di rappresentanza e le altre andarono nei depositi comunali. Tra gli artisti spiccano Amelia Pelaez, Luis Martinez Pedro, Antonia Eiriz, e rappresentanti della pop art cubana come Eduardo Abela Alonso e Raul Martinez Gonzalez. Una mostra è stata ipotizzata tra il 2022 e il 2023, prima a Firenze e poi all’Avana.