L’edizione completa delle Opere sarà battuta da Christie’s a New York venerdì 23 aprile. Stima record di 400.000 dollari per il volume tradotto dal greco in latino da Marsilio Ficino
La prima edizione originale a stampa è stata impressa tra il 1484 e il 1485 all’interno del convento fiorentino delle suore domenicane di San Jacopo di Ripoli dove già dal 1476 esisteva una tra le prime tipografie d’Europa per iniziativa del proto-tipografo fiorentino Bernardo Cennini (1415-1498), aiutato per l’occasione dall’allievo Lorenzo Alopa.
Adesso quell’incunabolo preziosissimo che riporta tutte le opere di Platone tradotte dal greco in latino dal grande umanista fiorentino Marsilio Ficino, uno dei massimi studiosi della classicità durante il Rinascimento, va all’asta venerdì venerdì 23 aprile da Christie’s a New York. La stima è di 200mila-400mila dollari, un prezzo senza dubbio da record.
Fino alla traduzione di Ficino, non si sapeva tantissimo dell’opera filosofica di Platone: i suoi testi non erano stati resi accessibili ai lettori in latino e questa edizione segnò il ritorno del gigante del pensiero della Grecia classica nell’Europa occidentale dopo un’assenza di quasi mille anni. La stampa era stata finanziata da Filippo Valori, aveva fatto un contratto con Fra Domenico da Pistoia e Lorenzo de Alopa per la produzione di 1025 copie del Platone Redivivus. Le parti comprese fra la seconda e la quinta sono state stampate dalle suore domenicane di San Jacopo di Ripoli, le prime donne note per lavorare come tipografi. La prima parte potrebbe essere stata stampata da Lorenzo de Alopa da solo, forse contemporaneamente. La Stamperia del convento di San Jacopo di Ripoli fu la prima pressa fiorentina ad operare per un periodo significativo: otto anni con una produzione intensa e variata. Il prezioso libro viene messo in vendita dagli eredi dei collezionisti e filantropi newyorchesi Elaine Sobel Rosenberg (1921-2020) e Alexandre P. Rosenberg (1921-1987), figlio del celebre mercante d’arte parigino Paul Rosenberg.