Oggi l’incontro telematico con il viceministro Pichetto e la sottosegretaria Ascani. Dalla riduzione degli affitti commerciali, alle coperture per sconti Tari e Cosap, fino al supporto economico per le imprese in difficoltà ecco le richieste presentate al Governo
Non proprio un decalogo perché i punti sono nove: piuttosto un cahier de doleance da sottoporre al Governo con le richieste del territorio raccolte nel corso dei numerosi incontri avvenuti nelle ultime settimane con tutte le realtà imprenditoriali della città. Dalla riduzione degli affitti commerciali alla riapertura delle fiere internazionali, dell’introduzione del Passaporto Sanitario Europeo a un sostegno economico alle imprese in difficoltà, per finire all’azzeramento del Cosap, la riduzione della Tari, e il supporto economico alle attività colpite dalla crisi.
A presentarlo è stato il sindaco Dario Nardella assieme all’assessore al bilancio e al commercio Federico Gianassi durante l’incontro svoltosi oggi in via telematica con il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin e la sottosegretaria Anna Ascani. Un elenco di proposte contenenti dunque misure di sostegno alle categorie economiche nelle città d’arte, colpite in maniera durissima dalla crisi. “Abbiamo portato alla loro attenzione – spiega Nardella che ha intenzione di chiedere al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e ai sindaci metropolitani un incontro analogo in virtù del suo incarico di sindaco della Città Metropolitana – tutti i punti che abbiamo raccolto in questi ultimi 10 giorni nel corso di numerose riunioni ed incontri avuti con tutte le realtà imprenditoriali della nostra area. Firenze vuole essere la capofila di una serie di proposte incisive che riguardino prioritariamente le città d’arte ma più in generale tutta l’economia del paese. Visto che il Governo è in procinto di varare una nuova proposta di scostamento di bilancio non possiamo perdere l’occasione per ottenere le risorse necessarie a garantire non solo la sopravvivenza delle nostre aziende, ma anche una solida ripartenza economica a cominciare dai prossimi mesi”.
Ma ecco in dettaglio le proposte presentate
Riduzione dei canoni di locazione e affitto di azienda. Molte attività lavorano su immobili in affitto con canoni di locazione molto elevati dato il luogo di pregio su cui insistono. L’azzeramento degli incassi in seguito alle chiusure rende impossibile onorare i contratti di affitto. Proponiamo un intervento normativo che garantisca una riduzione del 50% del canone per il conduttore, riconoscendo al locatore di ripianare parte delle perdite con una tassazione agevolata con cedolare secca al 10%.
Una data certa per la riapertura delle Fiere internazionali, che non superi il 1° luglio 2021 imponendo tutte le necessarie misure di sicurezza: consentirebbe a tante realtà economiche di poter riprendere l’attività
Introduzione del Passaporto Sanitario Europeo il prossimo 15 giugno, anche solo in forma cartacea se non dovesse essere terminato il percorso tecnico di digitalizzazione. Istituire un sistema che permetta anche in zona arancione e rossa di aprire i ristoranti per le consumazioni sul posto. Come accade già per i viaggi internazionali, consentire, a chiunque presenti il certificato di vaccinazione e/o un tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti, di poter pranzare o cenare presso un ristorante restringendo le limitazioni attualmente previste.
Istituire un credito d’imposta da riconoscere a persone fisiche e persone giuridiche che intendono sostenere indirettamente le PMI del proprio territorio. Gli interessati potrebbero versare un contributo in un conto corrente i cui titolari sarebbero gli enti locali del territori (ad esempio la Città Metropolitana di Firenze). Un comitato di enti istituzionali poi individuerebbe le attività economiche a cui erogare il contributo, che si presenterà come un sussidio a fondo perduto per le imprese più in difficoltà.
Garantire il necessario ristoro economico ai comuni che hanno annullato la COSAP per una parte importante del 2021 (a Firenze è per i primi 6 mesi dell’anno). L’annullamento, oltre a rappresentare un aiuto diretto alle categorie economiche, favorisce l’utilizzo di spazi aperti e, quindi, comportamenti di maggior tutela contro la diffusione del Covid. Tale misura, però, rappresenta un grande sforzo economico per i bilanci delle Amministrazioni locali già pesantemente in difficoltà a causa della pandemia.
Una norma che sospenda o riduca fortemente la TARI 2021 per le attività economiche, una tassa fissa che grava pesantemente soprattutto per albergatori, commercianti e ristoratori.
Permettere agli ambulanti che vendono gli stessi prodotti merceologici di rimanere aperti nelle stesse condizioni dei negozi fisici.
Supportare economicamente le categorie più colpite attraverso il blocco del versamento dei contributi previdenziali.