Lo afferma il presidente della Fondazione Italia in Salute Federico Gelli. “Nesso di causalità per le trombosi non è stato dimostrato. Intanto tornano a salire i contagi (1.153) ma anche i guariti (1.282). Effettuate oltre 833.000 vaccinazioni
“AstraZeneca è sicuro ed efficace”. Parola di Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute, che commenta così la circolare del Ministero della Salute con la quale si indica un utilizzo preferenziale di questo tipo particolare di vaccino contro il Covid per gli over 60. “Il nesso di causalità sui fenomeni trombotici e tromboembolici a carico dei seni venosi cerebrali non è stato dimostrato– spiega Gelli -, ma è ritenuto plausibile. E l’indicazione precauzionale, fornita oggi nella circolare del Ministero della Salute, di utilizzare questo vaccino solo per gli over 60 può comportare alcuni benefici per il prosieguo della campagna vaccinale”. In sostanza, secondo Gelli, il bilancio beneficio/rischio risulterebbe più favorevole al crescere dell’età. Insomma sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l’estrema rarità di quegli eventi ,l’utilizzo preferenziale per la fascia 60-79 anni potrebbe essere “un ulteriore stimolo affinché le regioni procedano speditamente nel vaccinare le persone di età più avanzata seguendo quindi rigorosamente un criterio di tipo anagrafico e non più per categorie” sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare forme di Covid più grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici fin qui descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni.
Intanto sono 1.153 più di ieri i nuovi casi Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana (età media 44 anni), che portano a 205.500 il numero totale da quando è iniziata la pandemia e 28.203 i positivi al coronavirus. In ospedale sono ricoverati in 1.992 (7 in meno rispetto a ieri), di cui però 285 in terapia intensiva (dieci in più). I guariti sono 1.282 e raggiungono quota 171.726 dall’inizio dell’epidemia Su 1.153 casi, 1.129 sono stati confermati con tampone molecolare e 24 attraverso il test rapido antigenico. I tamponi sono stati, rispettivamente, 16.513 e 11.716. Di questi il 4,1 per cento è risultato positivo. Se il campione preso a riferimento è invece quello dei soli soggetti testati (9.495, escludendo i tamponi di controllo), la percentuale sale al 12,1 per cento. Purtroppo ci sono altri 20 decessi, 13 uomini e 7 donne con un’età media di 80,8 anni: sei riguardano la Città metropolitana, tre la provincia di Prato, tre Pistoia, quattro Lucca, due Arezzo, una Pisa e una Siena. Da quando è iniziata la campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020, sono 833.585 le vaccinazioni effettuate tra prima somministrazione e richiamo.
Sono complessivamente 55.825 i positivi tra i residenti della Città metropolitana di Firenze (359 in più rispetto a ieri), 18.298 a Prato (116 in più), 19.302 a Pistoia (105 in più), 11.782 a Massa Carrara (36 in più), 21.463 a Lucca (96 in più), 25.550 a Pisa (134 in più), 15.247 a Livorno (70 in più), 18.890 ad Arezzo (109 in più), 11.236 a Siena (104 in più) e 7.358 a Grosseto (24 in più). A questi vanno aggiunti 555 casi positivi notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni. La Toscana resta al tredicesimo posto in Italia come numerosità di casi, con circa 5.565 casi per 100 mila abitanti (la media italiana è di 6.204, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato, con 7.115 casi ogni 100 mila abitanti, Pistoia con 6.617 e Massa Carrara con 6.147, mentre quella dove è più basso si conferma Grosseto con 3.349. Dall’inizio dell’epidemia salgono a 5.571 i deceduti: 1.766 a Firenze, 440 a Prato, 491 a Pistoia, 496 a Massa Carrara, 555 a Lucca, 609 a Pisa, 369 a Livorno, 372 ad Arezzo, 254 a Siena, 143 a Grosseto, a cui si aggiungono 76 persone decedute sul suolo toscano ma residenti fuori regione.