Il governatore toscano Eugenio Giani firma l’ordinanza che sarà in vigore dal 22 marzo all’11 aprile. Ingresso consentito ai non residenti solo per motivi di salute, lavoro o studio. I toscani potranno andare nelle abitazioni al mare o in montagna solo per compiere lavori di manutenzione. Intanto ci sono 1.510 nuovi contagi ma anche 1.080 guariti
Case di vacanza vietate per Pasqua. Il governatore toscano Eugenio Giani firma l’ordinanza per evitare l’assalto da parte di chi ha la seconda abitazione nella nostra regione: in particolare lombardi e laziali. E sull’onda delle richieste dei sindaci della Versilia e della maremma allarmati da un possibile assalto verga il nuovo provvedimento che questa volta sarà a tempo: da lunedì 22 marzo fino all’11 aprile.
Ma c’è anche un’altra sostanziale novità rispetto all’altro documento sospeso dal Tar: mentre prima poteva venire in Toscana soltanto chi aveva il medico di famiglia nella regione, adesso l’ingresso nella regione per recarsi presso le seconde case da parte di persone non residenti è consentito solo in presenza di motivi di salute, di lavoro, di studio oppure per comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata. Giani ha anche precisato che “il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione”. Tradotto: se un fiorentino volesse raggiungere la seconda casa in Versilia o nel grossetano, oppure all’Abetone potrebbe sempre farlo purché per compiere dei lavori, non per svago. “Non voglio dare l’immagine della Toscana come di una regione che non accoglie, ma se dobbiamo trovarci una maggiore densità di abitanti in zone particolari in questa fase è meglio di no. Siamo aperti a tutti, ai turisti e al mondo, ma non in un momento come questo che può generare contagio” spiega Giani.
In Toscana sono 180.998 i casi di positività al Coronavirus, 1.510 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1.080 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 149.888 (82,8% dei casi totali). L’età media dei 1.510 nuovi positivi odierni è di 44 anni circa. Oggi sono stati eseguiti 15.583 tamponi molecolari e 9.461 tamponi antigenici rapidi, di questi il 6% è risultato positivo. Sono invece 11.117 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 13,6% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 26.051, +1,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.664 (30 in meno rispetto a ieri), di cui 240 in terapia intensiva (6 in meno). Purtroppo oggi si registrano 18 nuovi decessi, 7 uomini e 11 donne con un’età media di 79 anni: 3 a Firenze, 2 a Prato, 3 a Pistoia, 3 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 2 a Pisa, 1 a Livorno, 2 a Arezzo, 1 a Siena. Da quando è iniziata la campagna vaccinale, lo scorso 27 dicembre, sono state effettuate 507.263 vaccinazioni tra prima somministrazione e richiamo.
Sono 48.563 i casi complessivi ad oggi a Firenze (351 in più rispetto a ieri), 15.617 a Prato (234 in più), 17.253 a Pistoia (141 in più), 10.878 a Massa (51 in più), 18.767 a Lucca (204 in più), 22.901 a Pisa (163 in più), 13.607 a Livorno (98 in più), 16.668 ad Arezzo (143 in più), 9.791 a Siena (83 in più), 6.398 a Grosseto (42 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana si trova al tredicesimo posto in Italia come numerosità di casi, con circa 4.902 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 5.587 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 6.075 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 5.915, Massa Carrara con 5.675, la più bassa Grosseto con 2.912. Complessivamente, 24.387 persone sono in isolamento a casa, (442 in più rispetto a ieri). Sono 40.753 (265 in più) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
Sono 5.059 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 1.653 a Firenze, 376 a Prato, 424 a Pistoia, 480 a Massa Carrara, 478 a Lucca, 571 a Pisa, 349 a Livorno, 322 ad Arezzo, 217 a Siena, 119 a Grosseto, 70 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.