Dopo l’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia e la proposta di Consiglio straordinario nel Parco, fioccano le reazioni. Intanto il Cosp ha disposto un rafforzamento dei servizi di Polizia, Carabinieri e Municipale con pattuglie in borghese in funzione antidroga
Non accennano a placarsi le reazioni dopo l’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti che lunedì pomeriggio è stato malmenato alle Cascine mentre con la sua troupe stava documentando lo spaccio che avviene quotidianamente e alla luce del sole all’interno del parco fiorentino.
Reazioni che hanno portato anche il Cosp (Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico) ad occuparsi della vicenda nella riunione svoltasi questa mattina a Palazzo Medici Riccardi alla presenza del prefetto Alessandra Guidi. In particolare è stato stabilito il potenziamento delle attività del presidio fisso già esistente all’interno del Parco. Oltre ai controlli di tutte le forze dell’ordine già presenti saranno adesso disposti servizi straordinari di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale. Saranno effettuati anche servizi con l’ausilio di pattuglie in borghese in funzione antidroga.
Ma lo scontro a livello politico resta comunque molto alto dopo la proposta, provocatoria ma mica poi tanto, della Lega di tenere una riunione straordinaria del Consiglio Comunale in presenza e proprio alle Cascine. “Sosteniamo con forza – attacca il capogruppo del Carroccio a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – la proposta del vice presidente Cocollini: la maggioranza deve rendersi conto del dramma che vivono i cittadini quando passeggiano nel Parco. Apprendiamo con piacere la volontà del Sindaco di contrastare questi criminali con ogni mezzo possibile: noi faremo la nostra parte invitando il Sottosegretario agli Interni Molteni per confermare l’esigenza di dotare del Taser le forze dell’ordine e la Polizia Municipale, valutando anche la possibilità di recintare il Parco delle Cascine in stile Central Park. il Sindaco poi può applicare in via emergenziale il Decreto Minniti, che prevede l’istituzione delle Zone Rosse finalizzate al contrasto dei fenomeni degradanti, come lo spaccio di droga. Uno strumento in grado di fornire alle forze dell’ordine il presupposto per intervenire da subito, ridando il Parco ai fiorentini”.
Aggiunge Antonio Montelatici: “In questo modo i consiglieri di maggioranza toccherebbero con mano quello che diciamo da almeno un anno, cioè che Firenze è una città insicura”. Per il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli “La situazione delle Cascine è drammatica, l’aggressione a Vittorio Brumotti, è gravissima e dimostra che, ormai, il Parco è diventato zona franca”. Per questo l’esponente azzurro condivide “la proposta del vice presidente Cocollini di convocare un Consiglio tematico all’interno del parco per discutere delle possibili soluzioni per riportare la legalità in un luogo fondamentale per la città ed è anche un gesto simbolico di riappropriazione di luogo pubblico in cui tutti i fiorentini devono sentirsi liberi di poterlo vivere”.
Consiglio comunale tematico sì ma nelle sedi istituzionali per Fratelli d’Italia, invitando prefetto e questore affinché rispondano alle domande che nasceranno durante il dibattito su come trovare soluzioni efficaci al contrasto e allo spaccio di sostanze stupefacenti. “Apprezziamo la richiesta degli amici della Lega – spiegano il capogruppo Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai – ma sottolineiamo che non è l’unico posto che necessita un deciso intervento delle forze dell’ordine. Dopo l’ennesimo episodio che riporta il parco più grande di Firenze alle luci della ribalta nazionale urge a di più di un anno di distanza dal consiglio comunale sulla sicurezza, chiesto dall’opposizione di centrodestra, un forte confronto fra coloro che hanno in carico il mantenimento dell’ordine pubblico e il contrasto dell’illegalità in città”. Infine l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese: “Il nostro impegno sull’area è da tempo alto, ma abbiamo chiesto uno sforzo in più perché per noi è una priorità”.