L’ira del sindaco fiorentino dopo gli assembramenti in Sant’Ambrogio a base di alcool e musica sparata a palla. Pronto a chiedere una ulteriore stretta tra controlli e sanzioni
Gli assembramenti di sabato sera a Sant’Ambrogio con tanto di casse e musica sparata a palla, Borgo la Croce e le Cure lo hanno fatto letteralmente andare fuori di testa. E così, dopo aver passato la serata in contatto con i vigili e i numerosi cittadini che gli inviavano foto su quello che stava accadendo nelle aree della movida, Dario Nardella ha vergato un lungo post sul suo profilo Facebook definendo la situazione inaccettabile e annunciando anche l’intenzione di incontrare a breve il Prefetto per dare una ulteriore stretta tra controlli e sanzioni.
“I raggruppamenti festaioli di questi fine settimana – ha scritto il primo cittadino fiorentino – rischiano davvero di vanificare tutti gli sforzi fatti da cittadini e imprese per rimanere gialli a Firenze e in Toscana. I nostri agenti, polizia municipale e polizia di Stato hanno lavorato tutta la sera e sanzionato decine di persone nella zona di Sant’Ambrogio. Capisco la voglia di divertirsi e di uscire, dopo mesi di restrizioni, ma in questo modo rischiamo di avere l’effetto contrario. Serve la collaborazione di tutti: il contagio è ancora elevato, non possiamo permettere che la maggioranza paghi per il comportamento irresponsabile di pochi”.
Al Prefetto Alessandra Guidi Nardella chiederà più agenti in strada per evitare pericolose forme di escalation come già visto per esempio a Roma, Milano e Bologna, ma potrebbe anche domandare la chiusura o l’ingresso limitato in alcune zone considerate a rischio della città, misura fra l’altro già prevista nel Dpcm per il contenimento del Coronavirus: per esempio Sant’Ambrogio e Largo Annigoni oppure Santo Spirito solo per fare i due casi più eclatanti della malamovida fiorentina.
Intanto i controlli del sabato sera, in provincia e in città, hanno portato a elevare multe per comportamenti irregolare rispetto alle norme anti Covid a 53 persone e a due titolari di esercizi pubblici. Secondo la Municipale, Sant’Ambrogio sembra sia stata la situazione più critica: nel resto del centro, non si sarebbero stati registrati analoghi assembramenti.