Dodici i chilometri che uniranno le due città passando per il polo universitario di Sesto, I Gigli, il Macrolotto 2 fino a d arrivare al Museo Pecci. Biffoni: “Pensata anche per studenti e pendolari”. Nardella: “Sarà tutta videosorvegliata e illuminata”
Da via Perfetti Ricasoli in territorio fiorentino a Prato, passando dietro l’aeroporto (Via delle due Case) e attraversando il polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino per raggiungere poi i Gigli, il Macrolotto 2 e da qui arrivare in via Aldo Moro per giungere infine all’ingresso del Museo Pecci. E’ il percorso della Superciclabile Firenze-Prato presentato questa mattina nella Sala di Luca Giordano a Palazzo medici Riccardi dal sindaco della città metropolitana Dario Nardella e dal primo cittadino pratese Matteo Biffoni (https://www.lamartinelladifirenze.it/arriva-la-superciclabile-unira-firenze-a-prato/).
Il progetto prevede anche una passerella ciclabile sul Torrente Marinella eun sottopasso ciclopedonale alla rotatoria di San Quirico altro punto dal traffico particolarmente congestionato in ambito pratese. Sette in tutto i lotti previsti: entro la fine del 2021 saranno appaltati i lavori per i lotti 1, 2 e 7, già finanziati con 8,2 milioni di euro e pari a poco più di 7 chilometri. Comprenderanno tutta la parte fiorentina e quella di Prato dal Museo Pecci. Restano da finanziare gli altri, pari a 4,9 km, per un importo di 29,9 milioni di euro.
La “ciclovia” avrà una lunghezza di 12 chilometri, unica in Italia a collegare due grandi città. Con due scavallamenti importanti e sicuramente molto arditi: un primo ponte sull’autostrada A1 di 200 metri di lunghezza, 5 di larghezza e sei di altezza del costo di 3 milioni di euro e un viadotto ciclabile tra l’A1 e Garille di 572 metri di lunghezza per 5 di larghezza e 6-8 di altezza del costo di 6,7 milioni di euro che passerà sopra una delle rotonde più congestionate di traffico della zona industriale pratese.
“L’opera – ha spiegato Nardella – è nell’elenco del Recovery Plan. Sarà una pista tutta videosorvegliata e illuminata: è la prima volta che si uniscono due città di queste dimensioni. All’altezza del lotto 7 si collegherà poi alla ciclovia del Sole, la più lunga pista ciclabile d’Italia”. La Superciclabile sarà “high tech & green” grazie al cordolo a 45° sul lato ciclabile, privo di spigoli vivi, per aumentare la sicurezza in caso di caduta; apparecchi a led multifunzionali, con la presenza di sensori che rilevano la presenza ed aumentano l’intensità luminosa, segnapasso a led con gemma color ambra e videocamere integrate nei punti strategici. Sarà dedicata sì agli amanti delle due ruote, ma l’idea è che ne possano usufruire anche studenti e pendolari per raggiungere le proprie località di studio o di lavoro decongestionando così la viabilità che nelle ore di punta soprattutto al mattino presto e nel pomeriggio intorno alle 18 è spesso critica.
“Con questa scelta di Firenze e Prato – aggiunge Biffoni – oggi la Toscana pone un tassello importante nella declinazione di concetti e fatti. Questa superciclovia servirà certo a chi si sposta per diletto ma è pensata anche per chi vuole percorrerla per andare a lavorare o all’università, per chi dalla Piana deve spostarsi verso Prato o verso Firenze. Pensiamo sia una risposta vera a quelle che sono le esigenze di un territorio importante. Un bellissimo progetto, noi ci crediamo molto e siamo già partiti. Vogliamo dare ai nostri cittadini un’esperienza davvero importante. Sui lotti da finanziare dialogheremo con la Regione per farci dare una mano”. La ciclabile Firenze-Prato avrà anche una sua identità visiva. Su tutto il tracciato si ripeteranno gli stessi elementi di arredo di colore giallo. La pavimentazione sarà realizzata con asfalto riciclato, basse temperature di lavorazione con conseguente risparmio di energia e riduzione dei vapori bituminosi, grande durevolezza del materiale dato dall’addizione di speciali polimeri.