Comitato “Manoiquandosidorme” e residenti di Santo Spirito preoccupati per il ritorno della Toscana in zona gialla dopo quanto avvenuto venerdì scorso. E nella piazza adesso intimidazioni contro gli abitanti
Scongiurare il pericolo del diffondersi del contagio, soprattutto in considerazione dell’imminente ritorno della Toscana in zona gialla e dell’anticipo di Movida andato in scena non soltanto in alcune zone del centro di Firenze venerdì scorso ma anche della Toscana come documentano i casi clamorosi avvenuti a Lucca e a Livorno.
E’ l’appello rivolto dal Comitato “Manoiquandosidorme” attraverso una lettera inviata al sindaco Dario Nardella, al questore Filippo Santarelli, al prefetto Alessandra Guidi e al presidente della Regione Eugenio Giani in cui si invitano a fare quanto in loro potere per evitare con tutti i mezzi a disposizione pericolosi assembramenti che finirebbero poi inevitabilmente per far salire la curva dei contagi. La grande preoccupazione del Comitato ma anche delle altre associazioni di residenti, come esempio Santo Spirito, nasce dai comportamenti sia dei “somministratori” sia degli avventori che potrebbero originarsi da domani quando appunto tutta la Regione rientrerà nella fascia con minori restrizioni.
“Sicuramente – spiegano – i tavolini rimarranno disponibili per gli avventori ben oltre le ore 18, sicuramente si creeranno anche capannelli di persone che consumeranno stazionando in piedi davanti ai locali, sicuramente l’utilizzo delle mascherine sarà considerato un inutile, se non fastidioso, optional della serata, quasi sicuramente tutto questo avverrà sotto gli occhi di un compiacente e benevolo atteggiamento delle forze dell’ordine come ci è stato dato modo di vedere e documentare”.
Insomma per “Mainoiquandosidorme” i comportamenti irresponsabili degli uni e degli altri vanno sanzionati “altrimenti è inutile, anzi altamente diseducativo, fare provvedimenti se non si fanno rispettare”. Il Comitato però va anche oltre invitando le forze dell’ordine a fare presìdi anti-assembramenti non solo nelle scuole riaperte ma anche davanti ai locali della movida. “La necessità di tornare a socializzare – continuano – è forte ma questo non la rende lecita. Non possiamo rischiare di tornare al lockdown per consentire a POCHI esercizi di recuperare i mancati guadagni. Non a questo prezzo. Che senso ha darsi tanto da fare se poi la tutela di meschini interessi economici di pochi rischia di vanificare gli sforzi ed i sacrifici di una intera comunità? E che senso hanno gli sforzi della Prefettura e degli organi competenti (trasporti, orari sfalsati…) per organizzare la riapertura delle scuole superiori in sicurezza, se poi si permettono assembramenti presso i soliti locali?”.
Dal Comitato a Santo Spirito il passo è brevissimo anche perché nella piazza il 2021 sembra essere iniziato esattamente come la fine del 2020 con gli ormai consueti assembramenti sul sagrato della Basilica e sulle scalinate di via Del Presto di San Martino. Con un’aggravante però questa volta: una residente minacciata in via dei Preti da un tizio che urinava a cielo aperto perché aveva provato a filmare le scene di un degrado senza fine. “Zona gialla, arancione o rossa – dicono in coro gli abitanti della piazza e delle strade vicine sempre più arrabbiati – qui non cambia nulla. Le scale sono sempre apparecchiate. Uno scandalo a cielo aperto. Si beve, si passano dosi, si fuma hashish, ci si assembra. Lo spaccio è continuo in Via del Presto di San Martino e all’abside della chiesa”. E le foto scattate dai residenti che pubblichiamo a corredo di questo articolo lasciano pochi dubbi a fraintendimenti.