Soddisfazione per l’esito della prima parte dell’operazione lanciata a novembre. Le prove continueranno nella prossima settimana fino alle vacanze di Natale. Nardella: “Il contagio non parte dall’interno della scuola”
Appena quattro casi di positività, tre bambini e un adulto del personale Ata, su oltre 3.200 test rapidi eseguiti. E’ il primo bilancio dell’operazione di screening lanciata il 16 novembre dal Comune e finanziata dalla Fondazione CR Firenze su tutti gli studenti delle scuole fiorentine, da quella dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado (https://www.lamartinelladifirenze.it/covid-tutti-negativi-ai-test-rapidi-gli-studenti-della-calvino/).
I test per rilevare la presenza dell’antigene SARS-CoV-2 hanno interessato il 10% della popolazione scolastica con l’obiettivo di contrastare la diffusione del Covid-19 e aiutare le scuole in questa seconda ondata del Coronavirus. Alla presentazione, in videoconferenza, hanno partecipato tra gli altri il sindaco Dario Nardella, l’assessore a Educazione e Welfare Sara Funaro, il presidente Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori. “Firenze – commenta soddisfatto il sindaco Dario Nardella – è l’unica grande città a fare gli screening con i tamponi rapidi nelle scuole. Questa mattina ho sentito al telefono la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a cui ho riferito i risultati dei test: si è congratulata e ha espresso soddisfazione per questa bassissima percentuale che conferma che il contagio non parte dall’interno delle scuole. Nessuna città al momento ha fatto un lavoro così dettagliato come il nostro. Abbiamo proposto al governo, come sindaci metropolitani, di replicare gli screening con test rapidi nelle scuole superiori quando i ragazzi torneranno in classe”.
Il numero dei ragazzi positivi a oggi è l’1 per mille. Dalla prossima settimana poi i test verranno eseguiti nelle scuole primarie e i primi saranno gli studenti delle scuole Sauro e Acciaioli (Istituto comprensivo Galluzzo), Rodari (Istituto comprensivo Ottone Rosai) e Niccolini (Istituto comprensivo Ghiberti): a gennaio lo screening verrà ripreso nelle scuole secondarie di secondo grado, nelle classi seconde e terze, in modo da avere il polso della situazione anche dopo le vacanze di Natale che rappresentano un momento ad alto rischio per ragazzi, adulti e anziani.
“Lo screening massivo ci sta fornendo un utile spaccato sull’attuale diffusione del virus – ha aggiunto Salvadori -. Per la prima volta, siamo in grado dati alla mano di affermare che in questo momento il virus sta circolando fra i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo livello in maniera limitata. La Fondazione CR Firenze ha voluto fare la sua parte per dare quante più certezze alle famiglie. Soltanto attraverso l’unione di tutte le istituzioni saremo in grado di vincere questa battaglia”. Nelle prossime settimane la possibilità di fare i test verrà estesa anche ai Comuni di Bagno a Ripoli, Scandicci e Fiesole: altri potrebbero aggiungersi. “Questa prima fase – ha detto l’assessore Sara Funaro – è andata bene, sia a livello di risultati che a livello organizzativo. Siamo riusciti ad avere il risultato dei tamponi molecolari, fatti ai ragazzi che avevano il test rapido positivo entro la sera stessa. A quel punto la Asl ha subito disposto le quarantene della classe. L’altro dato significativo è che i tre casi di positività erano in classi e scuole diverse, questo è la riprova che nelle scuole, ad ora, non ci sono focolai”.
Si sta valutando poi come fare lo screening alle scuole dell’infanzia. “Abbiamo tante richieste – ha continuato – delle famiglie di essere presenti e questo può creare difficoltà perché diventerebbero luoghi di aggregazione. Decideremo a breve se continuare a farli nelle scuole o se procedere con postazioni esterne per permettere alle famiglie di poter assistere”. Sono quasi 32 mila gli alunni (7370 dell’infanzia, 15250 della primaria e 9279 della secondaria di primo grado) che verranno sottoposti al test rapido, provenienti da circa 130 plessi scolastici di Firenze. Per eseguirli ci vorrà l’autorizzazione dei genitori. Se il test darà esito positivo, al bambino, con il consenso della famiglia, potrà essere effettuato contestualmente il tampone molecolare.