Sull’esempio di numerose realtà italiane e straniere, Firenze si prepara a limitare la circolazione dei veicoli in entrata con le porte telematiche: saranno 81 attive nel 2022. Nardella: “Saremo una delle città meno inquinate d’Italia”
L’obiettivo principale è la riduzione delle emissioni inquinanti all’interno del centro abitato attraverso una regolamentazione della circolazione dei veicoli che entrano in città e sono fra i 220.000 e i 250.000 ogni giorno. Firenze segue l’esempio di altre città italiane (prima fra tutte Milano) ed europee all’avanguardia sulle tematiche ambientali e lancia lo “Scudo Verde”, una rete di varchi telematici lungo le direttrici di ingresso al centro abitato.
Un investimento di 4 milioni e 400mila euro di cui un milione e mezzo provenienti dal programma Pon Metro (fondi Ue), 2 milioni dal Patto per Firenze (fondi statali), 900mila da fondi comunali. Calendario alla mano tra progettazione esecutiva, gara di appalto e lavori, sarà pronto entro la fine del 2022. Il progetto è stato illustrato dal sindaco Nardella e dall’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. “Lo Scudo verde di Firenze è una delle maggiori aree a basse emissioni in rapporto alla superficie del centro abitato: circa 38 chilometri quadrati pari al 66% della superficie del centro abitato e 37% della superficie comunale con un perimetro di 50 chilometri – ha detto il sindaco Nardella -. È uno strumento molto innovativo che serve a combattere l’inquinamento atmosferico e a ridurre il traffico”.
La rete prevede la collocazione di 81 varchi di cui 78 in ingresso lungo il perimetro dell’area tutelata dallo Scudo Verde, con possibilità di implementazioni successive. Il varco consiste in una o più telecamere montate su palo per inquadrare la targa dei veicoli in transito. La rete sarà in grado di rilevare le caratteristiche dei flussi di traffico e anche di regolamentare gli accessi discriminando i veicoli rispetto alle limitazioni che saranno in seguito definite per esempio sulla base delle emissioni inquinanti. Il perimetro comprenderà buona parte del centro abitato ma non condizionarà l’accesso dall’esterno ad alcuni poli strategici tipo l’area ospedaliera di Careggi, l’aeroporto, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali o il collegamento tra il raccordo Marco Polo e Fiesole.
Lo Scudo Verde si applicherà a tutti coloro che arrivano da fuori Firenze bloccando i veicoli più inquinanti e consentendo così importanti riduzioni di traffico, chilometri percorsi e tempo trascorso in auto oltre che un significativo calo delle emissioni. “Parliamo – ha continuato il primo cittadino – di un abbattimento di più di 5mila tonnellate di anidride carbonica e di 3,3 tonnellate di Pm10 solo nell’agglomerato di Firenze e cintura. Numeri che si raddoppiano se guardiamo l’intera provincia. Una riduzione davvero consistente che farà di Firenze una delle città meno inquinate in Italia”.
Due le possibilità prese in esame per quanto riguarda gli accessi all’area a basse emissioni: la prima sulla base delle emissioni del veicolo (per esempio esclusione dei veicoli da euro zero/veicoli diesel fino a euro 3) o delle dimensioni dei veicoli (divieto transito mezzi pesanti senza origine o destinazione a Firenze), la seconda attraverso il pagamento di un importo per l’accesso con l’applicazione immediata per i bus turistici per i quali è già in vigore una tariffazione per l’ingressi. Per gli altri veicoli tale possibilità sarà da valutare in una fase successiva.