La tecnica era semplice: intavolava una discussione con il prescelto, poi metteva una gamba fra quelle della vittima e le faceva perdere l’equilibrio mentre con destrezza la alleggeriva di soldi, portafogli e smartphone
Il rapinatore si avvicinava con una scusa alla vittima, quasi sempre in età avanzata, cercava di intavolare una discussione per distrarla e, all’improvviso, inseriva la sua gamba tra quelle della vittima che veniva spinta in avanti, perdendo l’equilibrio e, in alcune circostanze, cadeva a terra. In quel momento dalle tasche dei pantaloni gli venivano sottratti portafogli, smartphone oppure denaro contante a secondo dei casi. In questo modo dall’ottobre 2021 e fino alla metà di gennaio erano stati commessi 7 furti e 12 rapine, con destrezza in Piazza Dalmazia, via Santo Stefano in Pane, via di Rifredi, Via Alderotti, via Corridoni, Piazza Giorgini e Piazza Tanucci. Ma la sua attività è stata stroncata prontamente dai Carabinieri della Stazione di Firenze Rifredi che sulla base delle denunce presentate dalle vittime avevano avviato una intensa attività di indagine per far luce sulla matrice degli eventi, intensificando nel contempo i servizi di controllo del territorio per riuscire a sorprendere in flagranza il presunto autore dei reati sempre descritto come un uomo di carnagione olivastra, alto almeno 1,80 m e di età compresa tra i 35 e i 45 anni.
Proprio durante una questi servizi i militari dell’Arma hanno proceduto al controllo di un 37enne algerino, senza fissa dimora, indicato da un passante quale autore di una rapina poco prima perpetrata ai suoi danni. Sulla base di questa identificazione e di quanto emerso dalle successive indagini, supportate da molteplici elementi indiziari (dinamica dei fatti riferita dalle vittime, individuazioni fotografiche e immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza della zona), l’uomo è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, in ordine a plurime condotte di rapina aggravata. Secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal GIP, si ritiene che l’indagato si sia reso responsabile di almeno 19 reati tra furti e rapine. Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità del destinatario della misura cautelare, con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mossa a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.