Ecco il piano di recupero della grande area dismessa ai confini tra Firenze e Scandicci che privilegia housing sociale, sostenibilità, verde: con una speciale navetta senza pilota che attraverserà il nuovo quartiere e connetterà viale Nenni con Torregalli
Ancora un passo in avanti per il nuovo quartiere che sorgerà al confine dei comuni di Firenze e Scandicci nella grandissima area dell’ex caserma dei Lupi di Toscana. Palazzo Vecchio ha approvato il piano particolareggiato con variante urbanistica che verrà sottoposto alla valutazione ambientale strategica. Si tratta di un’operazione da 53mila metri quadrati che porterà alla realizzazione di una città nella città, sostenibile, verde e interconnessa, fondata sugli spazi pubblici e su una forte spinta all’housing sociale che interesserà il 70% della superficie totale (https://www.lamartinelladifirenze.it/stanze-civiche-ciclopedonali-e-verde-lex-caserma-dei-lupi-diventa-citta/).
Le linee generali della proposta seguono quelle del progetto vincitore del concorso internazionale di idee del 2018 e del percorso partecipato ‘Non case ma città 2.0’, che ha visto il coinvolgimento di oltre mille cittadini. Adesso si entra nei dettagli per quello che è stato già definito il quartiere “post Covid” di Firenze. “Dopo la Manifattura Tabacchi, il ‘buco Belfiore’, Santa Maria Novella e Sant’Orsola – dice il sindaco Dario Nardella -, parte un nuovo progetto di recupero e riqualificazione per una rinascita profonda della città. Questo piano segnerà una decisa svolta verso il social housing dando una forte risposta al bisogno di casa con la destinazione di una superficie di oltre 36mila metri quadrati. Un progetto improntato a una visione post Covid di città, basata sulla sostenibilità e sulla centralità degli spazi aperti in un mix virtuoso di funzioni pubbliche e private”. La variante urbanistica arriverà in consiglio a primavera per essere poi approvata definitivamente in autunno. Presumibilmente i cantieri potrebbero partire nel 2022.
Il progetto dell’architetto Paolo Luigi Poloni di Luino (Varese) immagina un grande spazio pubblico centrale ciclo-pedonale intorno al quale vengono organizzate tutte le funzioni, in asse fra l’attuale fermata della tramvia T1 Nenni-Torregalli e il complesso sanitario San Giovanni di Dio che saranno collegati attraverso una navetta senza pilota: fatte le debite proporzioni un po’ come la linea 5 Lilla della metropolitana milanese che collega lo stadio Meazza con Bignami. Lungo il nuovo insediamento si alterneranno una serie di spazi pubblici definiti come ‘stanze civiche’ in stretta relazione con gli edifici speciali adiacenti per poi concludersi verso sud con la piazza ‘Lupi di Toscana’.
Lo spazio pubblico sarà inoltre caratterizzato da una lunga fascia continua di verde. In prossimità del nodo di viale Pietro Nenni saranno concentrate la maggior parte delle funzioni di carattere terziario, neo-terziario e ricettivo, mentre lungo l’asse centrale sarà alternato al sistema di residenze un sistema di edifici speciali che graviteranno sulle piazze dello spazio pubblico, con funzioni di socialità ed economia urbana, come start-up e spazi di co-working, per arrivare alla grande piazza Lupi di Toscana su cui prospetteranno i tre edifici recuperati (l’ex Palazzina di Comando e i due edifici laterali) destinati alle principali attività culturali e sociali.
“L’intervento sulla ex Caserma Lupi di Toscana – aggiunge l’assessore all’Urbanistica e ambiente Cecilia Del Re – sarà interamente pubblico; apriamo alla città un luogo fino ad ora chiuso ed impermeabile compiendo scelte urbanistiche e progettuali che rispondono ai bisogni emergenti della fase post Covid. Un esempio di città-giardino aperta e inclusiva”. Il progetto prevede la demolizione di gran parte dell’attuale ex Caserma e la realizzazione di un nuovo insediamento articolato in diverse destinazioni d’uso. Ben 36mila metri quadrati verranno riservati all’housing sociale (500 nuovi appartamenti a canone d’affitto più contenuto rispetto al libero mercato), 4mila mq di commerciale, 6mila mq di direzionale, 5mila mq di turistico-ricettivo e 2mila mq di industriale/artigianale per una superficie utile lorda complessiva di 53mila mq. Il nuovo comparto insediativo sarà servito da un anello viabilistico perimetrale che si diramerà dallo Stradone dell’Ospedale, garantendo all’intero comparto piena accessibilità carrabile con la presenza di un sistema diffuso di parcheggi interrati e a raso.