Lunedi al teatro Le Laudi Giovanni Fittante spiega la sua ricetta per la rinascita della città: dalla sicurezza allo stadio, dal turismo alla cultura passando per le infrastrutture e la mobilità
500 comitati per Firenze con un unico obiettivo: costruire una nuova città. Dopo la presentazione ufficiale della candidatura a sindaco, Giovanni Fittante lancia attraverso “Anima Firenze 2030” il suo modello di partecipazione attiva alla “res civica” con una convention che si terrà lunedì 4 dicembre, alle ore 21, al Teatro Le Laudi. Cuore di “Programma Partecipato” il manifesto in 12 punti frutto, sottolinea Fittante, di un percorso di partecipazione con i cittadini o meglio “con le energie migliori” che secondo l’esponente politico porteranno appunto a una nuova Firenze. Ogni comitato sarà composto da 10 persone che evidenzia ancora “saranno le sentinelle di democrazia, il cuore di Anima Firenze 2030 e la squadra da mettere in campo per il Comune di Firenze e i cinque Quartieri” in vista delle elezioni amministrative.
Fittante sarà intervistato da Erika Pontini, capocronista de La Nazione. Durante l’iniziativa interverranno, tra gli altri, Ugo De Vita, autore, attore e regista teatrale, Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Vittime della Strada Gabriele Borgogni onlus e l’architetto e urbanista Alessandro Busà, dottore in Architettura al Politecnico di Berlino e ricercatore in Sustainable Urban Planning all’Università di Leicester (UK), i due artigiani Marco Cantini, orafo, e Nicola Nappa, pellettiere. “Solo quando le idee nascono dal basso – Conclude Fittante – , da chi lavora e conosce i problemi, che possono nascere le migliori soluzioni e la città può crescere veramente. La tabella di marcia per ridare un’anima a Firenze e restituire la città ai fiorentini è lunga e spazia dalla mobilità, alle politiche di housing sociale, fino a trattare i grandi temi: stadio, rigenerazione urbana, infrastrutture, turismo e cultura. Tema centrale sarà la sicurezza su cui abbiamo le idee ben chiare: basta con i “falsi fogli di via” che poi nessuno rispetta e controlla, con gente che continua a delinquere e a girare per la città impunemente. Si a più agenti della municipale per strada e non negli uffici, sì al vigile di Quartiere e sì ai CPR”.