Ecco lo studio commissionato da Rocco Commisso a Monitor Deloitte che immagina anche il futuro del Campo di Marte con un incremento del 25% per la componente residenziale e 60% per quella commerciale
L’indagine commissionata da Rocco Commisso a Studio Monitor Deloitte – la practice di Deloitte Consulting e presentata dal direttore Luigi Capitanio è sostanzialmente economica. Non si parla della eventuale realizzazione di un nuovo Artemio Franchi il cui progetto secondo il patron della Fiorentina potrebbe essere consegnato a Roma entro due mesi. Ma dell’impatto economico che potrebbe generare sulla città la costruzione di una struttura più moderna, al passo con i tempi e con le caratteristiche oggi chieste a livello internazionale dal gioco del calcio.
Il club, in questo contesto, è pronto a investire 250 milioni di euro per costruire il Nuovo Stadio Artemio Franchi, in modo da “regalare” alla Città e ai propri Tifosi un impianto all’avanguardia da 42.000 spettatori con suite, box hospitality, ristoranti e bar. Ma soprattutto in grado di assicurare una visione ottimale della partita da tutte le posizioni e un confort per gli spettatori di livello con seggiolini comodi e copertura. A fianco e dentro lo stadio, secondo l’ipotesi dello studio di consulenza strategica, una nuova area commerciale di per un totale di 50mila metri quadrati (alloggi, uffici, attività commerciali varie, strutture ricettive e fan), aperta sette giorni su sette, avrebbe poi il compito di attirare residenti, turisti e tifosi anche nei giorni non di gara assicurando così ulteriori investimenti e un maggior sviluppo del quartiere.
Un investimento significativo che potrebbe generare complessivamente un impatto economico pari a circa 5 miliardi di euro in 10 anni tra crescita dei ricavi della Fiorentina (stimati in 225 milioni contro i 93 attuali), nuove attività commerciali di terze parti, nuovi posti di lavoro (oltre 1.000 rispetto ai 190 attuali direttamente o indirettamente imputabili allo stadio), gettito fiscale extra per la pubblica amministrazione e sviluppo immobiliare del quartiere. Oltre naturalmente a garantire ai Viola le risorse necessarie per competere ai massimi livelli in Italia e in Europa.
Infine il capitolo Campo di Marte. Con il nuovo stadio il valore immobiliare aumenterebbe del 25% per la componente residenziale e del 60% per quella commerciale.
“Dal mio arrivo a Firenze – spiega Commisso – abbiamo sempre dichiarato di volere regalare una casa ai nostri tifosi che fosse all’altezza di Firenze e della storia della Fiorentina. Come prima opzione il nostro piano è stato quello di rendere lo Stadio “Artemio Franchi” un impianto moderno e all’altezza delle esigenze di un Club che ha delle grandi ambizioni. Abbiamo chiesto a Deloitte un’analisi con l’obiettivo di far capire a tutti i profondi vantaggi che un’opera di tale portata genererebbe non solo per la Fiorentina, ma per tutta la città. Abbiamo iniziato un percorso che potrebbe fare avere a Firenze e ai fiorentini non solo uno stadio di altissimo livello, ma che potrebbe generare un volano importante per l’economia toscana in un momento di grande crisi come quello che stiamo affrontando e che dovremo affrontare ancora per molto tempo”.