Il gesto in Consiglio Comunale per l’assenza delle istituzioni al funerale della moglie Marcella. “E’ stata una mancanza di rispetto”
L’aveva detto e ha mantenuto la parola. Gianni De Magistris, ex azzurro e olimpionico di pallanuoto ha restituito il “Fiorino d’Oro”, durante la seduta del consiglio comunale dedicata al question time in Palazzo Vecchio.
Un gesto annunciato all’indomani del funerale della moglie Marcella, venuta a mancare lo scorso 31 dicembre, per manifestare tutta la sua amarezza “per l’assenza di rappresentanti del Comune”. Nessun gesto politico ha tenuto a precisare il grande campione di pallanuoto, ma solo la mancanza di rispetto “prima di tutto a mia moglie e poi a me. Sono sempre stato a disposizione della città, senza aver preso mai una lira o un euro, e nel momento più brutto della mia vita l’amministrazione comunale non ha ritenuto di essere presente”.
De Magistris ha rimesso la massima onorificenza della città nelle mani del presidente del consiglio comunale Luca Milani, visibilmente imbarazzato e nel silenzio totale dell’aula.
“Lo avevo detto – ha spiegato uno degli atleti più rappresentativi della pallanuoto italiana, argento alle Olimpiadi di Montreal nel ’76 e medaglia d’oro ai mondiali di Berlino del ’78-. Sono un uomo di parola e un fiorentino vero, che quando dice una cosa la fa. Il giorno del funerale, dopo 50 anni in cui sono stato sempre a disposizione di questa città, per la quale ho fatto il testimonial e sono andato da tutte le parti senza mai chiedere una lira, le istituzioni mi hanno mancato di rispetto. Non c’era il sindaco, né la vice. Da questa amministrazione, non mi sento di ricevere il Fiorino, anche perché nel giorno più brutto della mia vita mi sarei aspettato la presenza di qualche esponente delle istituzioni e non telegrammi postumi che non hanno nessun valore. Mia moglie non era la signora De Magistris, ma Marcella che tutti conoscevano. Se me lo daranno altri lo accetterò ben volentieri. C’è chi mi ha detto che questo riconoscimento me lo hanno dato i fiorentini. Ma io non ho nulla contro i fiorentini. Amo Firenze più della mia vita”.
Commenta Milani: “Mi ha sorpreso. Avevo letto della sua intenzione. Capisco lo stato d’animo di De Magistris, ci mancherebbe altro. Spero ci sia modo non solo di recuperare ma di rendere omaggio ancora una volta di più al personaggio pubblico che è. C’è bisogno di recuperare il rapporto con l’uomo, con Gianni, questa ora è la cosa più importante oltre al significato del Fiorino d’oro”.