Da domani sarà possibile tornare a visitare la celeberrima Galleria con un nuovo percorso che sarà una sorta di viaggio nella pittura fiorentina, romana ed emiliana del Cinquecento. E poi ancora un assaggio della “Sala degli autoritratti” e un sistema di ingresso con spazi di accoglienza più ampi
Quattordici nuove stanze con ben 129 capolavori del Cinquecento (molti mai visti prima dal grande pubblico), una sezione “Autoritratti” che custodisce le immagini di Bernini, Chagall e Guttuso e una rivoluzione nel sistema di ingresso con ampi spazi di accoglienza nella parte del complesso vasariano più vicina all’Arno. Complessivamente una crescita di oltre duemila metri quadrati sui quali spiccano anche 22 nuovi locali al piano terreno adibiti a varie funzioni di entrata e servizi, da oggi a disposizione con gli affreschi riemersi a sorpresa durante i lavori di restauro nell’ala di Ponente, tra i quali uno recante il ritratto a figura intera di Cosimo II de’ Medici, attribuito all’ambito di Bernardino Poccetti.
La Galleria degli Uffizi si fa in grande per la riapertura al pubblico fissata per domani alle 8.15 dopo l’ultima chiusura durata oltre due mesi Le novità sono state presentate questa mattina alla presenza fra gli altri del direttore Eike Schmidt, del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Maria Vittoria Rimbotti Colonna presidente degli Amici degli Uffizi e dei Friends of the Uffizi Galleries.
Le nuove sale erano state finora utilizzate per mostre temporanee, oppure erano rimaste chiuse. Adesso, con un cambiamento nel percorso di visita del museo, accolgono i visitatori in arrivo dal secondo piano attraverso la scala Buontalenti o l’ascensore situati tra la sala di Leonardo e quella di Michelangelo-Raffaello a metà del Corridoio di Ponente. Nelle prime 13 i dipinti non sono più esposti in maniera sequenziale lungo la direttrice del corridoio, ma dialogano fra loro: in questi spazi si creano infatti direttrici visuali, confronti incrociati, corrispondenze che portano a una istintiva assimilazione e comprensione da parte del visitatore. L’allestimento è protetto da vetri di ultimissima generazione, praticamente senza rifrangenza: questa novità tecnica permette di avvicinarsi a pochi centimetri dalla superficie dei dipinti e delle sculture, senza avvertire barriere ottiche e senza far scattare fastidiosi allarmi.
Capolavori di Daniele da Volterra (la Sacra Famiglia con Santa Barbara e l’Elia nel deserto), Rosso Fiorentino (San Giovanni Battista e l’Angelo che suona il liuto di Rosso Fiorentino), Bartolomeo Passerotti (Omero e l’enigma dei pidocchi che si riteneva perduta da secoli), e tanti altri maestri, mai esposti in maniera permanente al pubblico sono adesso protagonisti, insieme ad Andrea del Sarto (Madonna delle Arpie e altre opere), Parmigianino (Madonna dal collo lungo), Pontormo, Sebastiano del Piombo (Morte di Adone) in questo prezioso allestimento dedicato ai grandi della pittura fiorentina, emiliana e romana del Cinquecento. Una quattordicesima nuova sala è invece uno speciale “assaggio”, sintesi ed anticipazione degli spazi che presto accoglieranno gli autoritratti degli artisti collezionati nel corso dei secoli (dal 1973 nel Corridoio Vasariano, originariamente però agli Uffizi), con lavori, tra gli altri, di Bernini, Cigoli, Chagall, Guttuso. Questi spazi non sono altro che i corridoi che nel precedente allestimento ospitavano anche grandi pale d’altare.
“Una riapertura – commenta Schmidt – che possiamo ben definire trionfale, e che sorprenderà il pubblico con una serie di capolavori finora mai visti ed altri ben noti, ma esposti in modo da riscoprirli nel loro significato più profondo. Da questa selezione emerge un’immagine nuova del collezionismo dei Medici, fin dall’inizio aperto a tutta l’Italia e oltre: gli Uffizi diventano una finestra aperta su un panorama artistico vasto e sorprendente”.
Con la riapertura cambia e si snellisce il sistema di accesso al museo. Adesso il biglietto verrà emesso nelle sale dell’ala di Ponente, dove sorgerà anche un nuovo guardaroba per i gruppi. L’ingresso in Galleria si troverà dirimpetto, al pianoterra dell’ala di Levante (qui ci saranno i vari punti di accoglienza e un secondo guardaroba). Nell’ala di Ponente sono stati sistemati due ambienti con diciotto nuovi bagni, elemento di fondamentale importanza per il comfort della visita. Nei sotterranei dell’ala di Levante, dove sono stati collocati i locali tecnici e gli spogliatoi per il personale della Galleria sono state restaurate anche le antiche scuderie medicee. Aggiunge Rimbotti Colonna: “Siamo davvero lieti della presentazione delle nuove sale e in particolare di quella dello straordinario dipinto a olio del Parmigianino, la Madonna dal Collo Lungo. Così come già avvenuto per quelle di Michelangelo e Leonardo, siamo felici che possano essere restituite alla collettività queste sale grazie anche al nostro contributo”.